Una sana alimentazione… oblige…una sana informazione?

Un pullulare di libri che riguardano la cosiddetta sana alimentazione riempie gli spazi espositivi delle librerie, materiale cartaceo in massima parte inutile, ambiguo ed essenzialmente pubblicitario che mescola varie discipline che di scientifico hanno ben poco. Presunti esperti si contendono la divulgazione del sapere alimentare, chi in un contesto medico, chi sociale e naturalmente psicologico, altri addirittura trovando, ed a volte a ragione, nella nutraceutica in teoria un perfetto amalgama tra fisica, chimica e biologia, discipline che richiedono una conoscenza simbiotica di base di tali scienze, ma che il più delle volte manca. Di estremo interesse è invece il recente libro dal titolo assai pertinente di Dario Bressanini: Fa bene o fa male? Manuale di autodifesa alimentare (Mondadori-Milano 2023) che fornisce in maniera chiara ed esauriente numerose spiegazioni relative agli alimenti il cui studio riguarda prima di tutto la loro composizione, i principi fisici che ne permettono l’assimilazione ed i processi più in generale biologici a cui debbono sottostare. Alla luce di precise conoscenze scientifiche si sfatano tanti luoghi comuni che riguardano la nostra alimentazione senza cadere in sterili disquisizioni salutistiche-gastronomiche o peggio, come sottolinea il nostro autore, servendosi di un linguaggio chimichese oggi molto di moda, collegate solo a notizie estemporanee, molte volte a studi e ricerche pubblicate su prestigiose riviste scientifiche e smentite dopo con altre ricerche analoghe. Se poi si va alla fonte vale a dire chi finanzia determinate ricerche è possibile scoprirne l’arcano: interessi e profitti economici delle multinazionali dell’alimentazione, che vuol dire operazione di marketing nuda e cruda appunto. Dario Bressanini spiega il significato dei tanti termini che troviamo nelle varie etichettature, veri e propri orpelli, sempre più artatamente giustificati da necessità merceologiche. Un esempio particolare riguarda le acque minerali e le tante parole: alcalinità, acidità, prodotto idrogenionico (pH), conducibilità elettrica, residuo fisso, salinità, durezza, per non parlare del bistrattato calcio (Ca), si sprecano quasi considerando il nostro corpo alla stregua di una lavatrice! Il capitolo sugli zuccheri che l’autore intitola: La saga dell’aggiuntosio è significativo e trova la sua giusta dimensione alla fin fine in un vero manuale di autodifesa alimentare. Nel suo complesso un libro di piacevolissima lettura ma soprattutto di ottima consultazione.

Michele Vista
Michele Vista
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