Le indagini statistiche di mercato aiutano certamente a capire il ritorno economico in settori di estrema importanza come quello del turismo che in Italia, con le molteplici e uniche caratteristiche del territorio inteso nella sua plusvalenza sia dal lato orografico che storico culturale, potrebbe svolgere un ruolo essenziale nell’economia nazionale.
In una regione tra le più piccole, come la Basilicata ricca di Parchi naturali, non si riesce a capire perché il turismo proceda a velocità differenti tra i due capoluoghi di provincia Matera e Potenza nonostante il notevole patrimonio, in particolare naturalistico, da valorizzare. La città di Matera richiama molti visitatori per la sua unicità paesaggistica e bisogna riconoscere dei meriti a livello imprenditoriale che la rendono appetibile sia in ambiti nazionali che internazionali.
Il capoluogo di regione invece arranca nell’offerta turistica poiché in questi ultimi decenni si è adagiato su eventi e ambizioni di puro stampo consumistico e provinciale trascurando l’unicità paesaggistica e naturalistica di un territorio ricco di boschi poco antropizzato e vicinissimo al centro urbano, ideale per un turismo verde e sostenibile ognitempo, così come i borghi che si trovano nelle vicinanze immediate della città non hanno saputo svolgere o non sono stati capaci di offrire soluzioni al riguardo in piena sinergia.
Unica azione prodotta: spreco di risorse economiche pur elargite, dietro paraventi di vario tipo senza un minimo di prospettive future e la resilienza, termine alquanto abusato, è divenuta la bandiera dei nostri amministratori per mascherare il gretto provincialismo culturale dominante o la ricerca di un’identità che non riescono a definire!