di Giuliana Pia Scarano, segretaria generale Fp Cgil di Potenza
Continuiamo ad assistere ad alchimie giuridiche negli atti di gestione del personale della Regione Basilicata, in questo caso dell’attribuzione di posizioni organizzative al personale. La Regione smentisce infatti se stessa: dapprima, dando atto, alla luce dell’art. 21, comma 1, del CCNL 2019/2021, della disapplicazione della previgente disciplina in materia di incarichi di posizione organizzativa, ritiene non ulteriormente utilizzabili gli esiti delle procedure precedentemente bandite e di conseguenza, nell’approvare a marzo un nuovo avviso sulla base della previgente disciplina contrattuale, esclude il successivo utilizzo delle relative graduatorie.
A luglio spunta una delibera a firma del Capo di Gabinetto che, a parziale modifica della precedente, sancisce l’utilizzabilità delle graduatorie in essere sino alla data di approvazione della nuova disciplina per l’attribuzione e revoca degli incarichi di elevate qualificazione introdotte dal nuovo CCNL. Il tutto motivato dalla sussistenza di situazioni eccezionali rappresentata da alcuni direttori generali. Peraltro non chiarendo se tale previsione sia estesa anche all’avviso pubblicato a marzo, per il quale era stato espressamente escluso.
Si consuma un utilizzo “a la carte” delle disposizioni contrattuali di livello generale, piegandole ad una interpretazione volubile in funzione di specifiche esigenze, la cui eccezionalità non ci è dato neppure di poter verificare. E questo modus operandi denota ancora una volta l’approdo centralistico ed autoreferenziale che connota la Regione Basilicata, dove tutto ormai si accentra nel Gabinetto della presidenza, in un contesto dove il confine tra l’indirizzo politico e la gestione amministrativa è sempre più labile. Invece di arrampicarsi sulla improbabile eccezionalità di situazioni largamente prevedibili, il che già denota l’assenza di una reale capacità programmatoria, si dia immediatamente corso all’apertura del confronto sul regolamento per l’attribuzione delle elevate qualificazioni, dopo l’approfondito lavoro che è stato fatto sul contratto decentrato della Regione Basilicata, oggi definitivamente sottoscritto.