Repetita iuvant… e ognuno porta acqua al suo mulino!

di asterisco

Sembra proprio di sì, a voler leggere le numerose penne che hanno scelto di fare informazione corretta sull’emergenza idrica che affligge da mesi l’utenza del capoluogo lucano e molti paesi del circondario. Se stiamo alla cronaca corrente di questi ultimi giorni, una volta accertata la potabilità dell’acqua messa in rete dall’impianto della Masseria Romaniello e rese pubbliche le analisi dovute dagli Enti preposti, si è messa giustamente in moto anche l’azione della Procura della Repubblica del capoluogo acquisendo gli atti e far effettuare campionamenti e analisi da Enti terzi a garanzia e a tutela della salute pubblica.

Non conosciamo ancora il giudizio in merito da parte della Procura, ma leggiamo su alcune testate articoli ambigui e ripetitivi delle analisi effettuate in precedenza anche da enti terzi accreditati con Acquedotto Lucano, quasi a voler sottolineare che il confronto dei dati relativi alla potabilità sia comunque positivo. Una serie altalenante di notizie tra allarmismo e fiduciosa speranza nell’attività di controllo, senza aggiungere nulla di nuovo.

Viene in mente una scena famosa nel secondo atto della commedia d’Eduardo Le voci di dentro, in cui il protagonista Alberto parlando di San Paolo, che veniva invocato a protezione del morso della vipera, lo si invocasse prima ancora di vedere il serpente, e la celebre battuta: …aspettiamo che arrivi prima la serpe, e poi chiamiamo San Paolo. Se no, chiamiamo San Paolo, la serpe non arriva… ci troviamo un San Paolo in mezzo…che forse rende in maniera plastica la situazione legata alla crisi idrica nostrana!