di Canio D’Andrea, presidente Adoc Basilicata
Tra plausi e salamelecchi, venerdì 13 gennaio, la riunione tra i vertici della Regione Basilicata e le compagnie che forniscono gas ai lucani si è conclusa con i dati sciorinati da APIBAS: il 90% delle compagnie che forniscono gas ha aderito a quanto disposto dalla legge; 130.000 lucani hanno presentato domanda; è di oltre 10 milioni di Euro la richiesta per gli incentivi a chi non ha la fornitura del gas.
Quindi, “tutto va bene madama la marchesa”.
L’ADOC di Basilicata è rimasta sorpresa e sconcertata da queste affermazioni. I reclami e le lagnanze dei cittadini non hanno ancora avuto risposte. Il call center dedicato al bonus gas resta muto. Le richieste fatte con PEC o con mail sono senza risposta. È mai possibile di questi problemi ne è a conoscenza solo l’ADOC?
Ed ecco le domande:
- quali sono le compagnie che non hanno aderito al dettato della legge regionale?
- quali quelle che non hanno accettate tutte le domande che hanno ricevuto?
- quali quelle che non hanno stornato per intero la “molecola” gas?
- che possono fare i lucani serviti da queste compagnie per ottenere il bonus?
- come vengono trattate le richieste che contengono errori?
- quali sono i recapiti per avere informazioni?
Domande da tempo avanzate ma ancora senza risposte. Una cosa è certa molte cittadini hanno ricevuto bollette esose e senza alcuno sgravio. Alle legittime aspettative dei cittadini né le compagnie che forniscono il gas né l’Api-bas danno risposte.
Le Associazioni dei consumatori restano voci inascoltate nel deserto. Le uniche certezze sono: “tutto va bene madama la marchesa” e “non disturbate il manovratore”.