La compagine di governo che, finalmente si gloriava del legittimo risultato elettorale e con una altisonante conquista di seggi in parlamento, ed è giusto dire in maniera corretta, con una maggioranza che avrebbe dovuto consentirne un percorso parlamentare, rispettando le regole costituzionali, nella più stretta dinamica che la democrazia comporta, ci offre uno spettacolo a dir poco indecente ed ambiguo.
La legge finanziaria mette a nudo tutte le contraddizioni, una preoccupante ingovernabilità, e come in matematica per dimostrare un dato teorema si ricorre al procedimento definito per assurdo, nella politica nostrana si ricorre alla fiducia, se due più due fa quattro, si procede alla conta. Palese dimostrazione dell’incapacità di una classe politica irresponsabile ed inconsistente, pur avendo avuto un consistente mandato elettorale dagli italiani.
Di fronte ad un gregge di pecore che deve rientrare all’ovile un buon pastore ne conta il numero, ma tra i figuri che ci dovrebbero rappresentare assistiamo all’opposto, si procede a briglia sciolta. Una classe politica che ricorre allo strumento della fiducia perché nei fatti non è sicura di approvare la legge di bilancio, e paventa l’esercizio provvisorio rasenta l’imbecillità. Qualcosa di più assurdo è difficile immaginare, normale prassi secondo la maggioranza di governo e che purtroppo ne sottolinea l’irresponsabilità.
La politica fatta di frasi sui social, su immagini pilotate ad arte, su consigli di influencer affetti da una vera e propria patologia mediatica ci ricorda il vecchio adagio: ogni popolo ha il governo che si merita, la democrazia è da tutt’altra parte!