Questo è se vi pare!

di Massimo Gregnanin

Oggi, e garantiamo fino a oggi, a chi ci chiede quanto guadagna un deputato della Repubblica italiana possiamo dire che “mette in tasca” un diritto di indennità di 5.000 euro mensili, più una piccola diaria di 3.503,11 euro e un modesto rimborso per spese di mandato di 3.690 euro. A questi vanno aggiunti 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.

Per quanto riguarda i senatori, oggi, e garantiamo fino a oggi, guadagnano un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, inoltre va aggiunta una diaria di 3.500 euro e un rimborso per le spese di mandato, pari a 4.180 euro oltre a 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti.

Possiamo quindi definitivamente dire che al contribuente italiano, senza considerare le eventuali indennità di funzione, i Senatori guadagnano ogni mese 14.634,89 euro mentre i deputati i 13.971,35 euro.

Forse sembrerà ripetitivo ma a tutt’oggi e certamente anche domani, dopo domani e sempre, i parlamentari continueranno a legiferare a favore dell’ampliamento di un loro presunto diritto, quello dell’”assegno di fine mandato”, che attualmente è pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo.

Ovviamente questo fa parte di un esclusivo “vanto italico”. E solo italico, se si considera che in Europa lo stipendio del parlamentare italiano è il doppio di quello inglese, molto più di quelli tedeschi e francesi e più di sei volte rispetto a quello spagnolo.

Oggi come ieri e come sempre il parlamentare italiano è sempre più intoccabile, il più inetto e il più discuso di tutti ma anche quello che si mantiene sempre a galla al centro del Mediterraneo!

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