di Caterina Iannelli
Se pensate che Potenza sia solo un gioiello della Basilicata preparatevi a scoprire un altro aspetto che la rende unica: le buche o meglio conosciute come “fuossi”! In una città famosa per la sua storia e la sua gastronomia, Potenza ha deciso di diventare un’icona ben che altro per i “puparul crusk“: i “fuoss”. Veri e propri crateri che potrebbero facilmente competere con i più famosi luoghi di interesse. Ogni anno centinaia di turisti si avventurano in un “Tour dei fuossi” equipaggiati di macchine fotografiche e una buona dose di spirito d’avventura e un rosario ( come ogni buon guidatore potentino ).
Le buche di Potenza non sono solo un problema per gli automobilisti ma sono diventate una vera e propria attrazione. “La Buca dell’Anno” è un premio ambito che incorona la più profonda e misteriosa tra le crepe stradali. I cittadini sostengono che ci siano buche così profonde da poter ospitare persino il centro di controllo per le spedizioni spaziali! Un imprenditore locale sta addirittura pensando di affittare spazi per eventi in queste buche perché chi non vorrebbe festeggiare un compleanno in un cratere?
Ma non è solo un affare per turisti. Le buche hanno un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di Potenza. Ogni mattina gli abitanti si svegliano e si preparano a una vera e propria “caccia al tesoro” per evitare i crateri più insidiosi. “È come una partita di golf, ma con più rischi”, scherza un residente mentre descrive il suo tragitto per andare al lavoro. “Devi essere veloce, agile e pronto a schivare!”.
Le buche hanno anche dato vita a un nuovo sport: il “Fuossathlon”. Gli atleti si sfidano per vedere chi riesce a evitare il maggior numero di buche in un percorso prestabilito. Con tanto di punteggio e premi l’evento ha attirato l’attenzione dei media, portando Potenza sotto i riflettori nazionali. Un sindaco entusiasta ha dichiarato: “Finalmente qualcosa che ci rende famosi per motivi divertenti!”.
E se pensate che la situazione sia allarmante aspettate di sentire i possibili piani dell’amministrazione. Dopo anni di silenzio si parla di un progetto ambizioso: “Buche Chic”, una campagna di riqualificazione che promette di trasformare le buche in “opere d’arte”. Gli artisti locali stanno già preparando le loro proposte e si vocifera che una buca potrebbe diventare una fontana d’arte contemporanea, mentre un’altra sarà trasformata in un giardino botanico sotterraneo.
E se pensassimo di far diventare Potenza ancora una volta un set cinematografico? Magari di un film Horror questa volta, non che la scorsa ci fossimo andati tanto lontano. Quanti metri pensate che possa percorrere un serial killer rincorrendo la sua vittima prima di prendere una storta su di un sanpietrino saltato o in una buca? Bhe io penso ben pochi. Sai che tristezza per gli amanti del genere? Frattura e titoli di coda . Anche se il clou del terrore si raggiungerebbe pensando al codice bianco e alle ore di attesa al pronto soccorso del San Carlo. Che “soccorso” sarà pure , ma “pronto” mica tanto.
O ancora se pensassimo a una puntata di “linea verde” , sai quanti bei provoloni impiccati in queste buche ne uscirebbero? L’audience alle stelle .
Per non citare la religiosità dei potentini, quanto essa si sia sviluppata nel corsi degli anni, studi dimostrano che quando Potenza gioiva di un asfalto sano e carrozzabile, i potentini conoscessero meno della metà dei santi citati nel calendario di frate Indovino.
Ma se la nostra amministrazione comunale si facesse furba, forse per una volta questi “fuossi” potrebbero salvare il futuro idrico della Basilicata. Se solo pensassimo di usarli per poter raccogliere l’acqua piovana a mo’ di cisterne, forse da qui a breve i potentini non saranno più costretti a fare la doccia con le bottigliette d’acqua effervescente, che per quanto possono dare la sensazione di idromassaggio resta pur sempre un litro scarso. Quindi cari lettori ricordiamo che Potenza non è solo la capitale della Basilicata ma anche la capitale delle buche, un luogo dove ogni crepa racconta una storia e ogni avventura su quattro ruote diventa un’occasione per ridere o piangere. Se vi trovate in città non dimenticate di munirvi di coraggio e di una macchina robusta: la vera sfida è appena iniziata!