Plin…plin…e gli ultimi camaleonti

All’immediatezza ed efficacia che caratterizza uno spot pubblicitario si potrebbe benissimo attribuire un valore “storico” e per onestà intellettuale è necessario sottolineare che la storia si fa sui documenti, seguendo canoni storiografici ben precisi. Non si ricostruisce il passato partendo da ipotesi soggettive, è l’evidenza documentale di quanto è accaduto che ci permette di esprimere un giudizio storico nel senso pieno del termine.

Assistiamo all’ennesima sgrammaticatura, e ci sia permesso con le dovute licenze abusare di questo termine, non solo storica ma in verità cromatica da parte della seconda carica istituzionale della nostra repubblica fondata sulla Resistenza.

Siamo seri, discutiamo ancora del colore delle famose camicie che gli italiani sono abituati a indossare con disinvoltura quasi liturgica passando dal rosso risorgimentale al nero pseudo rivoluzionario non certo anarchico o al rosso proletario per concentrarsi poi nel colore somma di tutti i colori dell’iride che è il bianco?

Regalare il famoso disco di Newton ai nostri due senatori non sarebbe una malsana idea e come sopravvissuti di un’epoca passata potrebbero con questo dischetto trastullarsi nel farlo ruotare a piacimento anziché scrivere o presentare libri di cui non se ne capisce il valore, appunto storico!