di asterisco
Non è ben chiaro, nell’osservare la nostra classe politica, se ci si trovi di fronte a una massa di esaltati aspiranti statisti di vaglio, senza alcun riferimento alla provenienza geografica. Sarebbe però interessante conoscere il criterio che in generale adoperano gli zelanti pennivendoli per esaltarne la levatura e capacità, a dire il vero non tanto parolaia, bensì termica che trasmettono allo scranno parlamentare!
Si scomodano fiumi di parole altisonanti e sproporzionate per incensare quella che si definisce un’ampia visione geopolitica in un intervento parlamentare, che spazia a tutto campo, data l’esperienza maturata in campi di tutt’altro genere, che trova il fedele compiacersi della sua Capa ossequiosa e obbediente al bon ton politico quando le fa comodo, quasi una pacca sulle spalle o un batti cinque di cameratesca natura.
Non si sa mai, e viste le sempre crescenti dicotomie tra i componenti la maggioranza governativa, si potrà forse contare su un valido e probabile nuovo inquilino alla Farnesina, sulla cui fedeltà e coerenza politica poter fare affidamento? C’è sempre bisogno di aitanti figli della lupa o no?