“Scommessa vinta con Fratelli d’Italia”. Giorgia Meloni sale sul palco del decennale del partito rivendicando quanto fatto nel primo mese e mezzo a palazzo Chigi. Come con FdI, anche con il governo, “stravolgeremo i pronostici sulla sua durata”, assicura, nel primo discorso a una manifestazione di piazza da quando è presidente del Consiglio. Meloni, che interviene dopo un video messaggio di Silvio Berlusconi e un video collegamento di Matteo Salvini, parla di “rapporti ottimi” con gli alleati di centrodestra, di clima estremamente proficuo in Consiglio dei ministri e torna a dirsi “molto soddisfatta” di una legge di bilancio che, a suo giudizio, rispetta gli “impegni presi”.
Durante l’intervento, poi, ‘bacchetta’ sia Confindustria sia la Cgil. “Più della metà delle risorse” in manovra “le abbiamo usate per mettere in sicurezza le imprese. Quando mi si dice che devo fare di più, come fa Confindustria, mi si dica anche dove prendere le risorse”. “Queste realtà legittimamente fanno le loro osservazioni ma non hanno come noi la responsabilità di far quadrare il cerchio”, sottolinea.
Il consenso di Fdi, evidenzia Giorgia Meloni, “sta salendo, perché tutti guardavano a noi con interesse ma erano spaventati perché era stato fatto un racconto su di noi che era irreale. Oggi la realtà viene fuori, spero che i sondaggi continuino a crescere. Spero di poter convincere altre persone che non eravamo quello che i nostri avversari raccontavano in giro”.
“Ho sempre creduto che questo progetto potesse funzionare. Con me ci hanno creduto tanti altri che hanno sacrificato cose piccole e cose grandi per costruire questo progetto. Se oggi siamo dove siamo lo dobbiamo a questo”, dice il premier. È una festa che “guarda al futuro”, prosegue, “nella quale tirare le somme di quello che abbiamo costruito, soprattutto per non dimenticarci da dove veniamo perché il governo è sempre una cosa rischiosa da questo punto di vista”.
“Non mi sono pentita di niente di quanto ho fatto in questi due mesi. Faccio esattamente quello che penso sia giusto fare” aggiunge. “Confesso che leggo pochissimo i giornali perché non voglio essere condizionata, magari mi fermo a parlare con la gente, chiedo che ne pensano”.
Nell’ultimo trimestre l’Italia “è cresciuta più di Francia, Germania e Spagna. È la dimostrazione che abbiamo un sistema produttivo solido e resiliente”. L’auspicio per il 2023, ha proseguito il leader di FdI, “è che le cose per gli italiani vadano meglio anche in termini di ottimismo”.
“Questa nostra capacità di dialogare con tutti ci rende centrali e di contare di più, Non c’è l’Europa di serie A e di serie B” dice Meloni. Sui migranti “in cambio di che cosa i migranti verrebbero redistribuiti? C’è un accordo tacito ed è quello che l’Italia sia l’unico porto di sbarco. E allora non trovate forte la reazione della Francia di fronte alla prima nave Ong che arriva in Francia? Duecentotrenta persone a fronte della 94mila arrivate in Italia da inizio anno. L’ho chiesto al Pd in aula e mi hanno risposto di no perché loro ritengono che gli italiani non hanno gli stessi diritti degli altri”. Il prossimo Consiglio europeo “sarà dedicato alle rotte migratorie e alla difesa dei confini esterni. Questo lo si deve al fatto che l’Italia ha smesso di accettare supinamente qualcosa di inaccettabile e ha alzato la testa: il risultato è che si parlerà di questi problemi”.
“Più della metà delle risorse le abbiamo usate per mettere in sicurezza le imprese” sottolinea il leader di FdI. “Quando mi si dice che devo fare di più, come fa Confindustria, mi si dica anche dove prendere le risorse. Queste realtà legittimamente fanno le loro osservazioni ma non hanno come noi la responsabilità di far quadrare il cerchio”.
Oggi Fratelli d’Italia “può davvero diventare il grande partito conservatore italiano sul quale noi abbiamo lavorato”. “Da questo punto di vista il governo dimostra sia che una classe dirigente c’era, sia che non c’era difficoltà ad aprire a personalità della nostra area culturale, non politiche, che avrebbero potuto dare un contributo”.
Il decreto legge rave “lo rifarei sicuramente. È una cosa che volevo fare”, rivendica Giorgia Meloni. Con la norma contro i rave abusivi, tutti, sottolinea la premier, possono fare quello che vogliono rispettando le regole, “ma non puoi più organizzare rave illegalmente: paghi le tasse, chiedi le autorizzazioni… fai tutto quello che devono fare i poveri cristi”. Poi la provocazione: i rave “non hanno il Pos, come si fa a pagare con la carta di credito se non c’è il Pos ai rave party? Ci sono delle contraddizioni surreali. È finita l’Italia dello Stato che si accanisce sulle persone perbene. È finita. Adesso anche l’Italia si fa rispettare”.
“Ho saltato il vertice di Alicante, quello dove dicevano non ero andata per non vedere Macron, perché non ho più l’età per indossare con quattro gradi un vestito a spalle nude come alla Scala a Milano, e ho preso la febbre. Non sono andata al vertice Alicante perché c’era Macron? Mica siamo alle elementari? Italia e Francia sono due nazioni che stanno difendo l’interesse nazionale” conclude.