Libri. “Una strana morte a Oppido Lucano” (booktrailer)

Il libro, di Luigi Pistone, fa parte della collana tcl (Tasselli di Cultura Locale) che nasce per soddisfare l’esigenza di conoscere in modo breve e  “semplice”, un po’ di storia locale anche attraverso le sue più intime pieghe. Le imponenti forze inviate nel Mezzogiorno, unitamente all’assenza di una classe politica che sapesse coordinare la spontanea reazione popolare, nel 1861 determinarono l’annullamento del regno “Due Sicilie” e la nascita del “regno d’Italia” ma anche la sparizione di tante storie. Ognuno dovrebbe conoscerle e ricordarle specie in quel contesto storico in cui si narrano intrighi, delitti e sospetti che s’insinuano nel corso apparentemente normale e prevedibile della vita ma che conducono l’uomo a esplorare realtà insolite e a conoscere, inaspettatamente, l’amore. Oppido Lucano ne è un esempio.

Booktrailer

I testi di storia scrivono diffusamente del brigantaggio post unitario, ma solo leggendolo attraverso gli atti giuridici del tempo è possibile rinvenire in essi qualche elemento in più sul complesso e tumultuoso fenomeno vitalizzato da delinquenti comuni, secondo gli uni, o da reazionari e rivoluzionari, secondo gli altri. Sono stati versati fiumi d’inchiostro per analizzare il brigantaggio, un complesso fenomeno che ha interessato le regioni meridionali della Penisola sin da prima dell’arrivo dell’esercito di casa Savoia, eppure i documenti del tempo continuano a offrire spunti per analisi non solo sociologiche. Ciò che il Borbone teneva parzialmente sotto controllo, per lo più al segreto delle cronache del regno delle Due Sicilie, manifestò tutta la sua virulenza nel processo post unitario. Una sorta di terrorismo ante litteram: si evitavano gli scontri con le truppe regolari e si preferivano colpi contro civili, guardie nazionali, ricchi proprietari. Questi ultimi erano vere casseforti viventi ma anche camaleonti politici dalle mille risorse: con un semplice cambio di bandiera dell’ultim’ora riuscivano a conservare le proprietà “acquisite” sotto il Borbone e speculare sulla vita di lucani, di calabresi, di pugliesi, di siciliani e non solo. Nobili prima e sempre nobili latifondisti dopo. Cambiava la casa regnante ma non il sistema e di modi per farsi apprezzare dagli uomini con lo strano accento non mancavano.

La collana Tasselli Culturali Locali nasce con l’intento di fornire dei brevi saggi (scritti in chiave narrativa-divulgativa) che si possano leggere tutto d’un fiato dove il lettore, in ogni pagina, possa riscoprire emozioni, curiosità  e coinvolgimento  con l’argomento trattato. Annotazioni e chiarimenti aggiuntivi del libro sono offerti da riscontri documentali dove chi voglia fare opera di approfondimento ha tutti gli elementi per la consultazione di fonti scritte e di trattati già esistenti. La collana Tcl, nel trattare uno specifico argomento offre lo spunto per avviare, anche il lettore meno “interessato”, a una fase di entusiastica ricerca ramificata e creativa. Poiché la richiesta di aprire una collana che tratti un po’ di ogni “argomento di interesse” è nata dai lettori, si auspica che questi divengano anche autori e che ognuno possa, con la libertà e l’onestà intellettuale che si merita, aggiungere il proprio tassello al grande quadro della conoscenza.

Gianfranco Lotito
Gianfranco Lotito
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