L’impressione immediata, a leggere quanto scrivono o ascoltare ciò che dicono davanti ad una telecamera, è ancora più tragica della porcata che cercano di documentare. La guerra è tutto questo e lo sarà per sempre!
Documentare un conflitto, che la barbarie degli animali che si definiscono umani ha provocato nel corso dei secoli ed in cui purtroppo è ricaduta, perde il suo significato se diventa una passerella di immagini o cerca di inanellare frasi fatte che analizzate nella loro struttura sintattica sono insignificanti, vuote.
Quel che indigna ancor di più è la saccenteria di tali inviati che non si rendono conto di ciò che vedono ma pensano di dare anche un giudizio tattico o strategico sui mezzi militari usati. Parole come obici, cannoni, mortai, carri armati, missili si sprecano, si scende anche nei dettagli balistici di tali strumenti sparando sì, ma a vanvera!
Chi addirittura ironizza sulle forniture di artiglierie che il nostro governo ha fornito o fornirà agli ucraini e chi da parte opposta ne esalta l’efficienza indiscutibile che potranno avere nel conflitto. E’ recentissima la notizia delle armi intelligenti che qualcuno dei belligeranti potrà usare, ma sappiamo tutti (la guerra del Kosovo docet) come va a finire: massacro di civili innocenti!
Per onestà intellettuale ci sembra che tali inviati, per giunta speciali, sono figli dei combattimenti che ha fornito loro la cultura della playstation di cui si sono pasciuti!