In crescita gli scambi commerciali tra Italia e Stati Uniti d’America

L’interscambio commerciale tra Italia e Stati Uniti continua a crescere a ritmo costante dopo il calo del 2020 dovuto alla pandemia da Covid. Lo scorso dicembre, secondo gli ultimi dati Istat, le esportazioni verso gli Usa sono cresciute del 22,4% su base annua, confermando peraltro la buona performance verso quasi tutti i principali partner extra Unione: i rialzi più marcati, oltre agli Stati uniti, riguardano la Turchia (+38,4%), i Paesi Mercosur (+33,8%), Svizzera (+24,5%) e Giappone (+22,0%), mentre prosegue il calo per l’export verso la Russia (-27,7%). A dicembre il saldo commerciale dell’Italia con i Paesi extra Ue27 è positivo e pari a +4,084 miliardi (era a quota +2,224 miliardi a dicembre 2021).

Nel 2021 l’interscambio di beni e servizi ha raggiunto la cifra di 94,6 miliardi di dollari, secondo il Dipartimento del Commercio Usa. Le esportazioni italiane sono principalmente concentrate nei settori dei macchinari, prodotti del sistema/persona, mezzi di trasporto, chimica e farmaceutica, agroalimentari e bevande. Nella domanda italiana di prodotti statunitensi sono invece prevalenti i semilavorati e componenti (metalli, plastica e gomma, combustibili e petroli, tessuti industriali), prodotti chimici e farmaceutici, meccanica e mezzi di trasporto. Gli investimenti italiani negli Usa si concentrano per lo più nei settori di meccanica e mezzi di trasporto, arredamento ed edilizia, moda, servizi e agroalimentare.

Secondo il Dipartimento del Commercio a stelle e strisce gli investimenti statunitensi in Italia ruotano soprattutto attorno ai settori dell’industria manifatturiera, in particolare alimentari e bevande e prodotti chimici e derivati, attività finanziarie e assicurative, commercio all’ingrosso e servizi di informatica e telecomunicazioni.