Il procuratore chiede che Dani Alves rimanga in carcere per un presunto stupro

Il calciatore è in custodia cautelare dal 20 gennaio con l’accusa di aver aggredito sessualmente una donna in una discoteca di Barcellona il 30 dicembre

La Procura della Repubblica si è opposta alla richiesta del Tribunale di Barcellona di rilasciare su cauzione l’ex calciatore del Barcellona Dani Alves, ritenendo che il rischio di latitanza persista e che vi siano ancora indizi che possano far pensare che abbia commesso il presunto stupro per il quale è stato incarcerato il 20 gennaio scorso.

La Procura avrebbe già presentato la sua relazione al Tribunale di Barcellona per opporsi alla liberazione del calciatore e rifiuta le misure cautelari del ritiro del passaporto, delle apparizioni quotidiane in tribunale e dell’uso di un braccialetto telematico proposte dalla sua difesa.

La difesa di Alves si è appellata all’Alta Corte di Barcellona contro l’ordine del giudice istruttore di mandarlo in prigione per il presunto stupro di una giovane donna nella discoteca Sutton di Barcellona il 30 dicembre scorso, per cui il tribunale dovrà decidere nei prossimi giorni se rilasciarlo, una volta ottenute le relazioni della Procura e dell’accusa privata.

A oggi l’accusa privata che rappresenta la vittima non ha ancora presentato la sua memoria al Tribunale di Barcellona per prendere posizione sul ricorso presentato dal giocatore brasiliano il 30 gennaio contro l’ordinanza di custodia cautelare decretata dal giudice istruttore.

Gianfranco Lotito
Gianfranco Lotito
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