Ampio spazio, in questi giorni è stato dato dai giornali ad alcuni articoli pubblicati su importanti riviste scientifiche riguardo ad una ricerca di un geologo giapponese sullo spostamento dell’asse terrestre in sensibile aumento anche per l’eccessiva estrazione di acqua dal sottosuolo per scopi irrigui. Una nuova perla va ad inanellarsi nel gioiello creativo, evolutivo o involutivo quale il nostro pianeta. Buco dell’ozono, cambiamento climatico, effetto serra e riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, ora anche la deviazione dell’asse terrestre con un incremento di 4,36 centimetri l’anno tra il 1993 il 2010, e chissà per quale caso fortuito, in parole povere lo spostamento del polo Nord geografico verso la Russia centrale (sic): l’asse di rotazione dei corpi celesti resta stabile ma lo spostamento di ogni massa di materiale sulla superficie o al loro interno può influenzarne la rotazione, stando alle parole dell’autore dello studio. Ci si domanda a rigor di logica se questo valga anche per le estrazioni petrolifere o no?
Immaginiamo ora, grazie a coloro che si fanno paladini della divulgazione scientifica, l’estrema disinvoltura con cui i loro assidui lettori abbiano assimilato concetti di geografia generale ed astronomia, che mai come adesso hanno potenzialità mediatiche, rotazione dell’asse terrestre, differenze tra il Nord geografico e il Nord magnetico, declinazione magnetica ed altro, solo ovvietà, mentre continuano imperterriti a pispolare sull’inseparabile smartphone, loro guida materiale (GPS) e spirituale (WEB) a cui si aggiunge l’aiutino giornalistico del momento.
Al di là della natura panteistica o divina del pianeta Terra e dell’Universo, oppure per effetto di un big bang iniziale non esiste alcuna risposta né tantomeno è possibile rispondere. Sarà solo l’uomo a renderlo un inferno o un paradiso in base alle tante perle, in senso eufemistico, che saprà inanellare per poter sopravvivere. Vengono in mente le significative parole di Sant’Agostino a questo riguardo: Achi mi domanda: «Che faceva Iddio, prima di creare il cielo e la terra?» .non voglio rispondere, semmai posso risponder scherzosamente come un tale che volendo eludere la cruda difficoltà della questione: « Egli preparava l’inferno per quelli che si propongono di scrutare misteri tanto profondi».