I colori dell’idrogeno…e il daltonismo dei politici lucani

Saremo grati ai personaggi che occupano posti di grande responsabilità nel governo regionale della Basilicata se nei loro proclami, sull’uso di una fonte particolare di energia come l’idrogeno e nell’ambito delle tante rinnovabili di cui oggi si parla molto, siano più chiari. Forse parlano solo e soltanto per avere una visibilità mediatica immediata, complice la cosiddetta informazione attraverso un servizio pubblico?

In una regione, che si dice potrebbe diventare pilota nell’uso di una fonte energetica primaria attraverso il processo elettrolitico dell’acqua per ricavare idrogeno, siamo sicuri che i nostri politici conoscano l’oggetto di cui parlano e legiferino in proposito invece di finire come al solito nelle grinfie delle lobby energetiche visti i precedenti accaduti nella nostra piccola regione? Quando parlano di una fonte energetica quale l’idrogeno dicano in modo chiaro a quale produzione di idrogeno si riferiscano, i costi economici e tecnologici che tale elemento comporti e l’impatto ambientale relativo.

La produzione mondiale d’idrogeno, come materia prima, è oggi ricavata a livello industriale da fonti fossili o come sottoprodotto della raffinazione del petrolio e dalle lavorazioni dell’industria chimica. Per il 48% attraverso una reazione di steam reforming del gas metano (SMR) il cosiddetto idrogeno grigio con produzione di anidride carbonica (CO2), se invece questa viene recuperata si parla di idrogeno blu e ancora di idrogeno azzurro se si sfruttano anche delle biomasse. Negli ultimi anni l’idrogeno è stato studiato come vettore energetico: il cosiddetto idrogeno verde (green) a basso impatto ambientale, per un futuro più sostenibile e la ricerca in tal caso richiede notevoli disponibilità non solo economiche ma soprattutto di tecnologie avanzate. Siano i nostri politici più concreti nella chiarezza: idrogeno verde? Bene, ma abbiamo tali possibilità di tecnologie avanzate nella piccola regione Basilicata? Forse si dovrà avere fede nelle loro promesse? Il verde è anche il colore della speranza allora ricordando le tre virtù teologali: fede, speranza e carità, ci facciano la carità di non prenderci per il c…, grazie!

Michele Vista
Michele Vista
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