di Pretorio Strusciante
Ci viene in mente la celebre locuzione latina, tratta dal Vangelo secondo Matteo, che Cristo rivolge ai suoi discepoli dopo il Discorso della montagna, margaritas ante porcos (lett. perle ai porci), nell’ennesima sterile polemica di scena nel capoluogo lucano in cui si susseguono estemporanee e fantasiose trovate per ridare vita a un centro storico irriconoscibile, ultima in ordine di tempo la filodiffusione in via Pretoria (sic). Non si capisce in verità chi siano i porci e chi le perle.
Il rumoroso e vociante struscio caratteristica della principale strada cittadina, un’antesignana via riservata solo ai pedoni, in un tempo ormai lontano, così come i mutevoli e disordinati cambiamenti del capoluogo lucano dopo il tragico sisma del 1980, è davanti agli occhi dei sparuti residenti che ancora abitano il vecchio centro storico, mentre nelle popolose periferie cittadine si svolge la vita quotidiana fra esercizi commerciali e mercati rionali.
Nelle ore notturne invece, in ossequio all’imperante ritmo consumista, ne prende poi possesso una nutrita schiera di sfaccendati trangugiatori di lattine dal contenuto diverso, patenti simboli di uno status riconducibile alla locuzione di cui si parlava all’inizio. Siamo proprio sicuri di sperare in un cambiamento epocale del centro cittadino attraverso eventi effimeri che non hanno nessuna prospettiva di crescita culturale, ma sono solo riempitivi e molte volte esibizionistici, tendenti a sottolineare un’identità putenzese purtroppo acefala. Quasi una costante di tutte le amministrazioni che si sono alternate alla guida del capoluogo così come della regione negli ultimi decenni. Non si è mai saputo o voluto discernere la vera realtà, in un continuo stato d’inerzia vegetativa. È fin troppo abusato e quanto meno da pusillanimi incalliti il voler biasimare il benché minimo dissenso, tanto si fa sempre in tempo ad aggrapparsi al carro dei vincitori…ammesso che si riuscisse a sapere chi essi siano…e si ritorna al dilemma iniziale!
