di Rocco Sabia
Quante volte ci si chiede: da chi discendiamo? E quante volte abbiamo risposto, o avuto risposte, con più o meno convenienti “lembi di storia”? Per conoscere i nostri antenati siamo ricorsi alle più strane ipotesi o alle più scientifiche teorie. Quante volte abbiamo scomodato Darwin e ancora oggi c’è chi attribuisce l’origine del genere umano alle scimmie generalmente definite “primati” o chi ai pesci, definiti anfibi, e Darwin aspetta che noi finiamo di studiare.
Ma quando ci “punge vaghezza” di conoscere l’origine del nostro continente allora ricorriamo… a chi? Comunque proviamoci.
Il nostro continente: «l’Europa», è stata è stata la “pista” di una indefinibile quantità di movimenti di popolazioni eppure gli europei hanno caratteristiche genetiche, se non proprio uniformi, molto similari essendo il risultato di diverse mescolanze.
Alcuni noti docenti universitari di genetica affermano che l’Homo Sapiens arrivò in Europa circa 35mila anni fa, a cui è stato attribuito il nome di “Popolazione Paleolitica” che si sovrappose a quella che è stato attribuito il nome di “Popolazione Neolitica” che, 10mila anni fa, proveniva dal Medio Oriente.
Infatti oggi, possiamo affermare che, nel Dna degli europei troviamo le tracce di entrambi i gruppi.
Possiamo dunque affermare che il popolo europeo si è formato. Forse.
Perché un popolo si ritiene sia tale quando ha uno stesso territorio e una stessa lingua. Però chiediamoci anche: chi portò in Europa l’idioma da cui derivano le lingue indoeuropee?
Se approfondiamo un po’ la nostra ricerca però ci accorgiamo che ci sono due lingue che fanno eccezione e sono l’ungherese e il finlandese e allora i “campanili” di questi due Paesi non appartengono all’Europa?
Però sappiamo che uno studio approfondito considera due “probabili” ipotesi di appartenenza. Una in cui si sostiene che a parlare e diffondere le prime lingue Indoeuropee siano state le popolazioni del Medio Oriente e specificatamente i coltivatori dell’Anatolia (Turchia) che circa 10mila anni fa si spinsero nell’Europa e praticando tutta la loro bravura di agricoltori.
L’altra ipotesi, parimenti possibile è che a diffondersi in Europa, circa 6mila anni fa siano stati dei guerrieri provenienti dalle steppe dell’Ucraina.
Le due ipotesi sono molto compatibili, nei geni, ad esempio, si trovano tracce delle migrazioni delle due popolazioni quindi è molto probabile che ci sia stato uno spostamento dal Medio Oriente alle steppe e da qui all’Europa.
Se ne deduce quindi che il popolo europeo derivi dal Medio Oriente già prima che si costituisse il territorio Europa (forse), ergo: si è costituito il popolo già prima del territorio perciò a queste condizioni è impossibile che sul territorio europeo si possano ancora fare guerre fratricide.
Almeno così sembra.