È una “bisca” dove si gioca “senza luce” sui disagi procurati ai cittadini

di Rocco Sabia

Potenza già aveva mal tollerato una improvvisa interruzione dell’energia elettrica, avvenute in alcune zone della città. Dopo tante e tante chiamate al numero verde della società elettrica si è saputo che si era verificato un guasto alla centrale elettrica di via del Gallitello, luogo che oggi si colloca nel centro o quasi della città.

Un guasto improvviso si può anche capire ma quando si viene a sapere che ci saranno tante altre interruzioni per “rattoppare” la linea elettrica tra la popolazione scatta la rabbia.

Le autorità locali hanno già avvisato che ci sarà una “lunga interruzione” di circa sette ore, il giorno 12 novembre.

Al tavolo “verde” delle istituzioni locali c’è stato un bel “rilancio” se si considera che già in tutta la regione l’acqua subisce gravi e disastrose interruzioni, ma come se non bastasse Potenza rilancia la posta autorizzando i lavori per la posa della fibra ottica.

Ovviamente a seconda delle richieste delle varie compagnie telefoniche.

Il poker è in agguato e infatti l’assessore potentino rilancia e cala sul tavolo l’autorizzazione per il rattoppo delle buche stradali cosi, dalla caratteristica di “gruviera”, le strade di Potenza diventeranno piste da cross per ogni tipo di mezzo su ruote.

Il poker è fatto.

Le opposizioni intervengono prontamente e a voce alta dicono: «Noi avremmo fatto…, detto… e soprattutto organizzato un tavolo programmatico… perché c’è poco da capire ma tanto da fare». 

Comunque le richieste di aiuto sono sempre più numerose a vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine e comunque a tutto ciò che non “riguarda la politica”, il cui intervento è sempre più rapido e competente.

La popolazione è sempre più riconoscente e solidale con queste organizzazioni di “soccorso”, al contrario della politica che invece è ancora in cerca di “risolutori di problemi”. E se proprio volessimo parafrasare qualche noto autore dovremmo dire che la politica, nei suoi massimi vertici, è sempre in attesa di “campani a nomina o di pugliesi ad invito” per risolvere i problemi dei lucani.

Del resto che soluzioni possiamo aspettarci da politici che si rifiutano di rispondere alle domande dei giornalisti perché intendono farlo solo nelle sedi adatte (caro fratello italiano di Basilicata non hai capito niente e men che niente  a riguardo delle sedi adatte) o vogliamo sperare in qualche risposta da chi gestisce, ad esempio, l’acqua? O addirittura da chi gestisce la “corrente” che ha gli uffici fuori regione perché tanto i lucani sono “bravi e ubbidienti” e fanno e faranno ciò che il politico piemontese di passaggio, perché eletto nelle liste lucane, dirà loro di fare. 

Intanto vecchie e nuove opposizioni cosa fanno? Si capisce bene che ci possono essere guasti imprevisti che richiedono, da parte del popolano, comprensione, tolleranza e partecipazione ma quando gli “imprevisti” erano e sono più che prevedibili ci vuole una grande faccia tosta a chiedere comprensione in quanto, come è ormai solito sentirsi dire: «STIAMO LAVORANDO PER VOI».

Qualcuno si è forse preoccupato di considerare che, ad esempio, la mancanza di illuminazione pubblica determina, inevitabilmente, oltre al disagio anche un grave pericolo per chi si ritira a casa, dal lavoro o per qualsivoglia motivo. Ancora una volta ci rivolgiamo a chi di competenza, sollecitandoli a trovare la soluzione dei problemi il prima possibile perché comunque… ci saranno altre elezioni.