di Rocco Sabia
Tutti gli organi di informazione hanno dato la notizia che il 29 giugno (benedetti da San Pietro e San Paolo) si terrà a Paestum, in provincia di Salerno, il congresso nazionale di Forza Italia, o come qualcuno ha chiamato: il primo congresso “post Berlusconi”. La sede più idonea e appropriata per l’occasione.
Paestum, paese campano, di vasto interesse archeologico, quando fu conquistata dai lucani fu denominata Paistom ma i suoi fondatori, in onore al dio del mare, la chiamarono Poseidonia. La piana del Sele in cui sorge Paestum è considerata tra le più selvagge e primitive che rendono appieno “la rara bellezza” di un sito archeologico.
Il congresso godrà di una naturale protezione da parte delle mura che, anticamente, ospitarono numerose necropoli. Certamente i congressisti avranno modo di ammirare la tomba del tuffatore, meglio conosciuta come “la tomba del tuffatore lucano” in modo da cogliere l’insegnamento che non ci si “tuffa”, se pur politicamente, in acque torbidi. Gli iscritti al partito sicuramente attraverseranno l’Agorà, dove un giorno si insegnava, si conversava e ci si incontrava, ma più di tutto sarà la visita al tempio italico, ricordando dove è nata l’Italia e il Bouleuterion greco (luogo in cui si riuniva il consiglio della polis).
Auguri, quindi, ai partecipanti al congresso e alle loro buone intenzioni, affinché dal passato possano trarre insegnamento per il futuro.
Personalmente non credo che ciò non possa accadere perché se prima c’era un soggetto pensante e hanno corso il rischio di scomparire, figuriamoci oggi che fine potrebbero fare. Comunque penso che Antonio Tajani, Presidente di Forza Italia, faccia affidamento anche sul fatto che l’inizio del congresso coinciderà con l’87 compleanno che avrebbe compiuto Silvio Berlusconi, fondatore del partito.