Il Bel Paese che era fino a tutto l’Ottocento la meta preferita del Gran Tour ed argomento di tanti diari e resoconti di viaggio, data la sua naturale e topica conformazione e le infinite testimonianze del suo passato, oggi seguendo una moda tipica d’oltre Manica, e d’oltre oceano, che mira soprattutto a far soldi, si sta saturando di resort, dimore d’epoca, spa e centri di benessere ed altre minchiate che i più definiscono attrattori turistici.
Nel contesto italiano, in cui abbondano città d’arte per antonomasia uniche, da Roma a Napoli, da Venezia a Firenze, da Palermo a Genova, o dalla Murgia ai Sassi di Matera, i suoi innumerevoli borghi allo stesso modo singolari, crediamo sia utile porsi alcune domande sull’uso che vien fatto di un patrimonio simile.
La memoria storica di certi luoghi, avvalorata e definita da documenti e ricerche è cosa diversa dal raffazzonare notizie prive di una benché minima diacronia che possa renderle plausibili. Prevalgono rivendicazioni e connotazioni identitarie di dubbio valore contraddistinte solo da una becera e insulsa ignoranza. Puro e semplice marketing, che potrà avere senz’altro le sue validità e legittimità economiche, non essere solo frutto di quella cultura dell’effimero che ha già prodotto i danni di cui oggi siamo spettatori. Foraggiata ad ampio raggio da una classe politica, non solo attuale, a destra come a sinistra, complessata, arrogante, affollata schiera di rampanti arrampicatori sociali, asserviti comunque ai poteri forti, brulicante con i loro guaiti esistenziali i tanti palcoscenici mediatici messi a loro disposizione! Si mescola ad arte il reale con il virtuale e quel che più indigna, la cultura dei social anestetizza la mente dei giovani con un benessere di facciata che prima o poi ci presenterà un conto amaro. La Natura è benigna con chi la rispetta anche con la conoscenza scientifica di cui si dispone nell’uso delle risorse che ci mette a disposizione, tra cui l’acqua che purtroppo riempiamo di prodotti chimici, ci dicono per legge, per tutelare il benessere del corpo, ma inquinando ulteriormente un bene prezioso…e allora?