Basento, un fiumicel Arioso che s’ossigena via scorrendo!

di Frontino Acquitrino

Il comune di Potenza e le autorità regionali potrebbero aver trovato una soluzione decisamente rivoluzionaria al problema dell’approvvigionamento idrico: il fiume Basento. “Purissimo” corso d’acqua che serpeggia tra rifiuti di ogni genere e il cui colore è una perfetta tavolozza di grigi e verdi, il Basento è, per chi non lo sapesse, un vero e proprio esempio di biodiversità…di batteri.

L’idea è semplice: abbiamo tutta quest’acqua proprio qui, sotto il nostro naso, che scorre incessantemente attraverso la Basilicata e ancora non la sfruttiamo al massimo. Potenza e le zone limitrofe non dovranno mai più preoccuparsi della siccità! Potrebbero affermare i promotori del progetto, mentre mostrano grafici coloratissimi su cui campeggia la dicitura “Autarchia Idrica al Basento”.

Si parla di prendere l’acqua “dove c’è” e – c’è da dirlo – il Basento ne ha di acqua, per non parlare di altre… componenti aggiuntive. Tra liquami industriali, scarichi domestici e pesticidi agricoli di tutte le ere l’acqua del Basento è un vero cocktail di elementi chimici, ideale per “rivitalizzare” l’organismo con una carica di microelementi.

A detta degli esperti la scelta è anche ecologica. Si sa che oggi tutti vogliono la sostenibilità e quindi si sta facendo il proprio: perché prendere acqua da altre fonti, magari più pulite, e farci consumare energia in tubature lunghissime quando possiamo usare un fiume già pronto all’uso? Secondo le prime bozze del progetto l’acqua del Basento potrebbe essere distribuita non solo ai cittadini di Potenza ma anche alle zone circostanti. Un’occasione per riscoprire il sapore autentico della natura. Sembra infatti che una modesta filtrazione manuale, del tipo “panni di lana a strati”, veri  filtri osmotici, sarà sufficiente per riportare il Basento alle sue condizioni originarie, se non più trasparente, con meno flocculi!

I critici, nascosti dalle loro mascherine, insinuano che forse bere acqua del Basento non sia del tutto salutare. Ma le autorità non potrebbero essere non intimidite. Questi esperti accusano i governanti di essere ‘avventati’, ma non considerano l’importanza della varietà nella dieta idrica. Acqua, ma non solo! Anzi… con sorpresa!

I componenti aggiuntivi sono la chiave: qualche dialomelano di troppo senza dimenticare qualche molecola misteriosa che sembra aver sviluppato vita propria, ma tutto regolarmente “controllato” in laboratori appaltati rigorosamente in-house.

Immaginate: ogni bicchiere d’acqua del Basento è unico! A ogni sorso potrebbe capitarvi una sostanza diversa, una nuova sfumatura di gusto. Addio all’acqua minerale monotona e prevedibile, che sa di acqua e basta. Con l’acqua Basento ogni pasto sarà una vera avventura: oggi un metallo pesante domani forse tracce  di sostanze perfluoro alchiliche o addirittura qualche residuo radioattivo che illuminerà le cene in famiglia come mai prima d’ora. È il futuro e a Potenza ci sono già cittadini che si preparano ad accogliere la sfida con il sorriso.

 “Basento: ogni sorsata è un’emozione” diverrebbe lo slogan della campagna promozionale! Cartelloni pubblicitari con immagini di famiglie sorridenti mentre sorseggiano l’acqua del rubinetto, il tutto con una nota di trasparenza, e mai come in tal caso: pubblicità vuol dire progresso.

Se il piano funzionasse Potenza e i suoi abitanti avranno finalmente un approvvigionamento idrico a chilometro zero, di cui potranno andare fieri. Dopotutto cosa c’è di più autentico dell’acqua che scorre a pochi metri da casa, attraversando fabbriche, campi e scarichi di ogni tipo? E mentre altre città investiranno in impianti di depurazione con filtri al quarzo costosissimi,  Potenza avrà il suo personalissimo fiume della salute, capace di offrire idratazione e immunità a tutta la cittadinanza in un colpo solo e forse anche di incentivare la resistenza allo sviluppo di nuove mutazioni batteriche.

Che dire? Grazie, Basento!