Non passa giorno in cui non si assiste alla forza virale (per fortuna in senso mediatico) di commenti ed esternazioni di tutto ed il suo contrario che spopolano sulla rete. E’ possibile e lecito sbagliare e non condividere opinioni ma è ridicolo chi nel voler correggere commette altri errori.
Per essere più precisi ci riferiamo alla parata militare del 2 giugno scorso. Il comando che porta al saluto militare rivolto alle autorità presenti alla sfilata è attenti a, ovviamente a seconda della disposizione delle tribune, dest o sinist seguito dai relativi movimenti e posizioni dei reparti che sfilano. Le immagini riferite al saluto del reparto che sfila davanti alle autorità presenti ci dicono chiaramente che il saluto è attenti a dest laddove importanti figure istituzionali si sono affrettate a giustificare il saluto e tutto il resto citando il comando attenti a sinist, come mai? E ancora, lungi da noi il sospetto di essere polemici, ci sembra l’unico modo di spiegare l’esultanza gioiosa della seconda carica dello stato vista l’importanza delle parole, o quantomeno credere che sia affezionato al famoso refrain di Lucio Dalla e questo dovrebbe consolarci!