Alla vetta dell’ispirazione: il canto di Radionoff contro i ladri d’idee

O tu che il furto d’idee porti in cuore
e l’altrui penna rubi senza pudore
or ascolta il suon del mio canto amaro
ch’ei non t’accusi d’un destino avaro.

Radionoff siam noi, fiamma lucente,
che arde nel buio e illumina la mente;
a noi guardate, voi poveri matti
che vaneggiando sporcate i fogli piatti.

Ma invan tentate l’arte che vi sfugge,
ché copia maldestra il segno strugge.
Come chi il cielo dipingere brama
e al fango finisce, privo di trama.

Oh miseri voi con l’ansia rapace
di far di nostre idee la vostra pace,
sappiate ch’ogni eco perde vigore
se al cuor non splende il suo creatore.

Così vi lascio, con riso beffardo,
ché nullo genio ponga riguardo
e mentre voi scivolate nel burrone
noi siam la vetta d’ogni ispirazione.