Aita …aita parea dicesse il banditor cortese!

di Santippo Sabazio

…e noi gridiamo in coro: chi non beve con me, peste lo colga!

L’unica risposta che si possa dare al pennivendolo estensore di un vero e proprio panegirico bardiano sull’altalenante gestione dell’emergenza idrica nei limiti del lecito e a cui verrebbe voglia di chiedere: nel suo peana quale tipo di strumento musicale sia solito usare, a flato o a percussione?

Ricorrere alla vecchia favoletta d’infantile ricordo e farne una metafora di quanto ci possa essere dietro la gestione della crisi idrica del capoluogo lucano e circondario è a dir poco patetico se non addirittura patologico viste le fatiscenti trasparenze che gli enti preposti hanno fatto intendere per dare sicurezza ai 140.000 utenti veri sobillatori del sistema democratico di governo istituzionale!

In un perverso gioco di proclami, comunicati in cui si alternavano analisi politiche dell’elemento acqua più che analisi chimiche in senso lato, tra tolleranze e normative legislative vigenti, cui gli organi d’informazione si sono nella maggior parte dei casi divertiti a osannare o denigrare mascherandosi dietro un diritto di cronaca, e poiché si parla di acque, paludoso, melmoso e soprattutto ipocrita! Alla richiesta di scuse, non si capisce di chi e da parte di chi, e solo possibile rispondere a tono: ma va fa nc… e nun ce scassà o c…!