“Il primo incidente sul lavoro dell’anno oggi – in un cantiere edile di Rionero in Vulture che poteva avere conseguenze più gravi per il giovane operaio rimasto folgorato – deve subito rilanciare l’iniziativa per la sicurezza su tutti i posti di lavoro facendo scattare la reazione dei lavoratori”. Lo sostengono la Uil e la Feneal (federazione lavoratori edili) Basilicata rilanciando la campagna “Zero morti sul lavoro”. “Sono soprattutto i cantieri edili i luoghi di lavoro a maggiore rischio incidenti come confermano i dati dell’Inail e – sottolineano Uil e Feneal –saranno sempre di più quelli esposti per effetto dell’attuazione dei progetti del Pnrr e delle misure sul contenimento delle spese energetiche oltre che per i programmi infrastrutture. Nel commentare la Legge di Bilancio dello Stato nelle scorse settimane abbiamo denunciato che non contiene nemmeno un euro investito sulla sicurezza. Una situazione di grave sottovalutazione che ci vedrà intensificare la pressione nei confronti del Governo, degli enti statali e pubblici che appaltano lavori, le autonomie locali e le associazioni imprenditoriali. Occorre dare avvio immediato a un programma di azioni e investimenti in grado di frenare il trend allarmante di morti, incidenti, malattie professionali, indegno di un Paese civile. La Uil e le organizzazioni di categoria come la Feneal e le altre di settore a sostegno della campagna “Zero morti sul lavoro” – conclude la nota Uil e Feneal – continueranno anche quest’anno di intesa con Cgil e Cisl a realizzare iniziative su tutti i posti di lavoro rilanciando l’azione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza”.
“Due gravi incidenti sul lavoro in Basilicata a distanza di pochi giorni nelle prime settimane del 2023 è un segnale d’allarme che le istituzioni non possono ignorare. Dopo l’operaio di una ditta esterna rimasto ferito in una fabbrica dell’industria alimentare nell’area industriale di Melfi lo scorso 2 gennaio, oggi è toccato a un operaio di un cantiere edile a Rionero in Vulture, rimasto folgorato. Nell’attesa che la Procura faccia il suo lavoro di indagine, è evidente che siamo di fronte a una situazione di emergenza che richiede interventi precisi e improrogabili”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa. “Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Inail, nel 2022 le denunce di infortunio professionale sono state 652.002, con un incremento del 29,8% rispetto all’anno precedente, mentre le morti sul lavoro si sono verificate con una media di tre al giorno, 10 solo in Basilicata a novembre 2022. Un vero e proprio bollettino di guerra – denuncia Summa – rispetto al quale i governi nazionale e regionale continuano a tacere. La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una delle priorità di questo paese e della nostra Regione. Gli strumenti legislativi ci sono da anni e necessitano solo di essere attuati. Mi riferisco – continua Summa – all’Osservatorio regionale sugli infortuni e sulle malattie professionali che da mesi chiediamo venga riattivato, dando così immediata attuazione alle disposizioni della legge regionale 27 del 18 dicembre 2007. Uno strumento concreto, che permetterebbe da un lato l’osservazione permanente del fenomeno degli infortuni sul lavoro e dall’altro una formazione diffusa e continua sui rischi e sulle misure atte a prevenire il fenomeno, coinvolgendo direttamente lavoratori, imprese e istituzioni. A livello nazionale – conclude Summa – la Cgil da tempo chiede che venga introdotto un sistema di patente a punti e una legge che affronti il tema dell’appalto e del subappalto anche nel privato e non solo nel pubblico. La mancanza di sicurezza nei luoghi lavoro sono uno dei mali del nostro tempo e va curato, combattuto. Non c’è altro tempo da perdere”.